Ma che bel… Tipo! La signora compie 30 anni…

Mamma mia. Sono già passati trent’anni da quando la Fiat Tipo venne presentata al pubblico per la prima volta. Era il 26 gennaio 1988 e da allora, di strada, ne ha fatta davvero tanta…E continua a farne. Nel 2017, per esempio, sì è confermata leader del segmento C con il 20,7% di quota e oltre 180.000 unità vendute nella zona EMEA. Se calcoliamo una media di 200.000 km a cliente, con le sole vetture vendute l’anno scorso la Fiat Tipo potrebbe percorrere la bellezza di 36.000.000.000 di chilometri. Moltiplichiamo il tutto per 30 anni… beh, God Save the Queen.

Con l’eleganza e la consapevolezza di una fresca trentenne, quindi, la Fiat Tipo guarda oggi alle sfide del futuro forte del proprio successo nel cruciale segmento C, in cui il marchio Fiat è stato da sempre protagonista.

Erede della Fiat Ritmo (che a sua volta aveva sostituito la Fiat 128), la Fiat Tipo di trent’anni fa era figlia di un progetto innovativo in ogni suo aspetto. Gli ingegneri Fiat concepirono un modello capace di offrire un alto livello di guidabilità, di prestazioni, di comfort e sicurezza, senza rinunce, e si concentrarono come mai prima sugli aspetti ergonomici. La Tipo si faceva apprezzare per la precisione costruttiva, per le tecnologie di produzione e per i materiali pregiati che garantivano affidabilità e qualità. Un’automobile quindi apprezzata per la sua funzionalità, semplicità e personalità.

Caratteristiche che si ritrovano nella Fiat Tipo attuale, È, infatti, un’inedita miscela di tecnologia, robustezza e funzionalità, che ha conquistato il segmento C, grazie alla forza della sua concretezza.

In comune il modello di oggi e quello di ieri hanno anche la fiancata filante ed essenziale e l’attenzione all’aerodinamicità. Per quanto riguarda la versione a 5 porte, quella più immediatamente riconducibile alla Tipo del 1988, è interessante dare una sbirciatina al portellone, che è ampio e consente un’apertura di carico particolarmente regolare, per accedere al vano da 440 litri (550 litri nella versione Station Wagon). Proprio il portellone costituiva una novità tecnologica anche sulla vettura di trent’anni fa e veniva realizzato in un particolare materiale plastico, leggero ed esente da corrosione.

A carrozzerie di immediato appeal, oggi come ieri, si accostano abitacoli concepiti secondo principî pienamente in linea con i contenuti del progetto e capaci di esprimerne i valori di concretezza, semplicità e funzionalità, la formula che da sempre contraddistingue le vetture Fiat del segmento C, tutte caratteristiche che appartengono al DNA del marchio.

Non rimane altro che augurare alla Fiat Tipo 100 di questo giorni…

 

 

 

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